ECW (WWE): una bella storia triste

Esattamente 15 anni fa, la WWE, realizzava il sogno di tutti gli appassionati di wrestling: riportare in vita la ECW. La federazione di Philadelphia aveva dichiarato bancarotta il 4 aprile 2001 e successivamente i suoi diritti erano stati acquistati dalla WWE all'epoca WWF. 

Da quel giorno fino al 2006 tutti gli appassionati di wrestling speravano in un suo ritorno. I fortunati che avevano potuto vivere la ECW originale volevano rivedere quello spettacolo e riprovare quelle emozioni che solo la ECW sapeva dargli, e i giovani come me erano stufi di guardare immagini di repertorio provenienti da VHS e DVD, volevamo vedere la ECW dal vivo. 

La WWE cominciò a sondare il terreno già nel 2005, proponendo uno show speciale chiamato "ECW One Night Stand" che si svolse il 12 giugno all'Hammerstein Ballroom di New York City, New York. Ma, quella, non fu una sola notte. L'evento ebbe un grandissimo successo tale da convincere i McMahon a riproporlo ancora. 

Un anno dopo, infatti, torna in vita la ECW che diventa a tutti gli effetti il terzo roster della WWE dopo Raw e SmackDown. La rinascita è spettacolare con i vecchi lottatori della ECW che invadono Raw e SmackDown e che prendono parte alla rivalità tra John Cena e il neo Mr. Money in the Bank Rob Van Dam, anche lui ex lottatore della ECW, e mandano una leggenda della vecchia ECW come Sabu, contro un altro ex lottatore ECW, Rey Mysterio, a quei tempi campione del mondo e appartenente al roster di SmackDown, per un match uno contro uno con il titolo in palio a One Night Stand. Il primo riuscirà a laurearsi campione WWE battendo John Cena e, successivamente, sarà incoronato anche campione ECW, il primo dopo la rinascita, mentre il match tra Sabu e Rey Mysterio finirà in un no-contest. 

Le premesse per un grande ritorno, per un grande spettacolo c'erano tutte: ma furono disattese. Raw e SmackDown erano più estremi della Extreme Championship Wrestling. La ECW non riusciva a proporre grandi storyline. La ECW, nonostante un buon roster - anche se un po' corto - formato da leggende della vecchia ECW come Sabu, Tommy Dreamer, The Sandman e Rob Van Dam, da fenomeni provenienti da Raw e SmackDown come Kurt Angle, Big Show, Bobby Lashley e da talenti emergenti come CM Punk, non riesce a proporre grandi show. 

La WWE, dal punto di vista dello spettacolo, sembra utilizzare la ECW come un territorio di sviluppo e un parcheggio per wrestler in attesa del momento giusto, per essere pushati nei roster principali di Raw e SmackDown. Un progenitore del moderno NXT per intenderci. Ma, in senso generale, la ECW sembra proprio quello che è: una mossa di marketing. 

Il roster della ECW fu sempre costituito da pochissimi wrestler, non ebbe mai una divisione femminile e ci fu sempre un solo titolo: quello di campione mondiale dei pesi massimi ECW.

Se poi, a tutto questo, ci mettiamo l'allontanamento di Paul Heyman dal progetto per volere di Vince McMahon, aggiungiamo la proverbiale ciliegina sulla torta. 

Non aveva futuro fin dall'inizio. 

La nuova ECW chiuse i battenti il 1º febbraio 2010 con Vince McMahon che lo annunciò durante la puntata di Raw, liquidando la ECW come se nulla fosse. Al suo posto nacque NXT. 

Fu così che la ECW diventò quella che io definisco una "bella storia triste".



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